Diario di lavoro si avvale di due forme spettacolari molto diverse tra loro, il teatro sperimentale e il teatro tradizionale cinese (Opera di Pechino), ricavandone un’interessante contaminazione stilistica e culturale. La Regione Ticino, 23 settembre 2011
Diario di lavoro dimostra di possedere un tessuto solido in cui si intrecciano storie di vita vissuta, senso critico e autobiografico sull’arte scenica e il suo divenire. Azione, 23 marzo 2009
Diario di lavoro rientra nella categoria degli omaggi al teatro e, in particolare, a quei piccoli “teatri che s’arrangiano” e in cui l’attore non si limita soltanto ad “interpretare”, ma è a sua volta creatore. Giornale del Popolo, 14 marzo 2009
Rassegna Stampa
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